Entro il 2019, grazie a progetti fotovoltaici ed eolici ottimizzati, sarà possibile ottenere energia elettrica a 3 centesimi di dollaro/kWh. Il dato è molto ridotto se pensiamo al prezzo attuale, fissato sui 5 – 17 centesimi di dollar/kWh per energia tramite combustibili fossili. A dirlo è il nuovo rapporto “Renewable Power Generation Costs in 2017” che è stato presentato ad Abu Dhabi durante l’assemblea dell’International renewable energy association (Irena).
Sul fronte italiano è previsto un target quantitativo del 28% di rinnovabili, da calcolare sui consumi complessivi al 2030, oltre a un target elettrico del 55%. Al tempo stesso è sottolineata l’intenzione di fermare la produzione di energia elettrica partendo dal carbone.
Gli obiettivi futuri delle energie rinnovabili
L’Irena vuole fornire una guida strategica e svolgere un ruolo chiave nel guidare una trasformazione energetica su scala globale. Nel report che è stato presentato, oltre ad inserire i risultati che sono già stati raggiunti grazie alle energie rinnovabili, sono presenti anche gli obiettivi futuri. Tra questi citiamo una ricerca sull’energia eolica, disponibile a un costo pari a qualsiasi altra fonte. Inoltre vi è grande attenzione sul fotovoltaico, argomento di cui tratta http://www.batteriadomestica.it, il cui prezzo è già diminuito del 73% se consideriamo i dati del 2010, per arrivare a un nuovo ribasso entro il 2020.
I nuovi progetti commissionati lo scorso anno, per il settore bioenergia e geotermia, hanno un costo medio globale di circa 7 centesimi di dollaro / kWh. Ennesimo dato che indica il buon andamento verso il futuro: entro il 2020 si ipotizza che le tecnologie per produrre energia rinnovabile sapranno battere sul prezzo i combustibili fossili.